CAMPI di COLORE

ANDREA BAZZECHI _ LUCIA DRAGANI

Il colore assume un ruolo fondamentale nell’arte contemporanea perchè è semplice esternazione di moti intimi, stati d’animo, emozioni e sensazioni. Un’opera si compone di colore e gestualità ed insieme a tecnica e stile lanciano sempre un messaggio.

Come un gioco, scendono in campo due artisti Andrea Bazzechi e Lucia Dragani completamente differenti per formazione e tecnica accomunati dall’uso sapiente e cadenzato del colore. Il colore affonda le sue radici nella preistoria, quando gli artisti coloravano i graffiti usando erbe o sangue di animali. Leonardo Da Vinci aveva intuito che il colore provenisse da una fonte di luce fino alla dimostrazione di Newton nel 1666.

I due artisti dimostrano come l’uso e la scelta del colore siano fondamentali per la buona riuscita di un’opera. tra losanghe e materia, gesti e intensità si identificano campiture grandiose, losanghe e spazi in cu l’osservatore si abbandona a ricordi e sensazioni.

C’è sperimentazione nelle opere della Dragani, quel desiderio di scrivere, apportare e rimarcare che evidenzia la volontà di lasciare segni indelebili di ricordi ed esperienze. C’è una mano in costante crescita che nel colore ha raggiunto grandi vette e che resta legata al piccolo formato nell’umiltà di una mano che ha quasi timore di emergere e che potrebbe arrivare molto lontano .

C’è un silenzio latente delle opere di Andrea Bazzechi che è un grande maestro d’arte che ha saputo da sempre intrappolare l’osservatore tra la lucentezza finale della sua arte e la sua tecnica così straordinariamente avvincente. L’ho visto districarsi tra soluzioni sempre diverse ed ogni volta ho assistito ad un pubblico basito, affascinato e costantemente intrappolato da spazi cromatici disarmanti e intriganti.

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