Connessioni in pixel

Ispirata dalla quotidianità, da ciò che osserva, vive, fotografa e legge Assunta Cassa è costantemente attratta da ciò che potrebbe accadere ‘dietro le finestre’, ma non solo. Attraverso un’arte con pixel ad olio lei individua la dicotomia costante tra una vita reale ed una vita interamente intrisa di social, video, immagini e in costante esposizione. La scelta di realizzare pixel a mano, priva di apporti digitali, mostra l’abilità dell’artista, ma non solo, mette in evidenza la diversità tra la vita all’interno delle abitazioni o dei luoghi di lavoro e quella che emerge costantemente sui social.

Vivendo assiduamente legati ai social, come se fossimo inseriti in essi, viviamo una vita di apparenza, di proiezione costante, ricolma di immagini online in cui si smette di ‘essere’ e si pensa unicamente a vivere per pubblicare. E’ così che l’arte di Assunta Cassa acquisisce un ruolo introspettivo perchè estrapola dalle immagini online la vita reale. Nascono naturalmente immagini metropolitane di New York, ragazze che si lanciano sulle luci dei grattacieli, donne che osservano i grattacieli di Manhattan o che camminano fiere nel caos urbano. C’è tanto da dire sull’universo femminile, è per questo che l’artista sceglie come protagoniste le donne.

La scelta di prediligere la tematica urbana per questo evento, accende un faro su tutto ciò di cui siamo perfettamente consapevoli: il costante affiancamento ai social che ci obbliga ad una connessione continua, in ogni momento del giorno o della notte. Ogni opera gode di un’intima riflessione su ciò che siamo, viviamo e guardiamo. Gente che attraversa le città avulsa da ciò che la circonda, concentrata sui cellulari e in connessione continua con tutto il mondo esterno eccetto che con se stessi.

Volendo lanciare il messaggio di acquisire la consapevolezza di una realtà più intima e di vivere in armonia all’interno degli elementi urbani o naturali, concentrandosi su se stessi, emergono anche opere diverse, frutto di una versatilità costante e di ricerche svariate focalizzate sugli sguardi, occhi tratteggiati da diverse angolature in cui la trattazione si apre anche alla sfera maschile.

In una scelta cromatica dettata dal gusto personale e dall’istinto, si percepisce come in ogni colore ci sia la volontà a comunicare e lanciare insistentemente messaggi. I pixel si fondono con l’ambiente e creano una connessione con il mondo arrivando a fondersi in questa arte, è così che nasce ‘Connessione in pixel’.

L’esposizione è una rassegna sulla ricerca ‘Metropolitan’ e sugli sguardi chiusi nelle ‘Cassette’ bianco e nero, è un’esperienza intrigante tra colori e gesti, losanghe e riquadri ed è soprattutto un’avventura artistica che lascia una straordinaria sensazione energica in chi osserva per i vividi colori utilizzati, esplosione avvincente che porta all’interno dell’opera. ‘Brain rot’ è l’espressione dell’anno per l’Oxford Dictionary perchè lo scrolling costante e continuo determinerà la putrefazione del cervello, il declino cognitivo per la costante esposizione a contenuti digitali superficiali. L’arte di Assunta Cassa invita a pensare in modo critico e consapevole all’iperconnessione evitando l’erosione mentale ed invitando a sviluppare connessioni emotive verso gli altri, il mondo e la natura. Contro lo svuotamento culturale la tecnica accurata ed originale della Cassa, sia espressiva che cromatica, sono un invito a godere del ‘digital detox’ e stimolano lo sguardo alla riflessione, all’entusiasmo e al mindfulness e si pongono come grande espressione contemporanea dell’arte invitando a vivere esperienze autentiche e profonde attraverso l’arte che diviene incentivante e appagante.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *