Un – Signed

personale di Andrea Boldrini

Tra la musica rock e il blues degli anni Sessanta, un plettro e pennelli nasce l’arte di Andrea Boldrini in una gestualità costantemente fugace, apparentemente confusa, prevalentemente emozionale. Mosso dal fondo di una sinfonia, l’artista ha affrontato diversificate ricerche, tra cui quelle più note ‘Viaggi’ e ‘Orizzonti’ realizzate ascoltando la musica di Paolo Conte e di altri grandi della musica italiana come Francesco De Gregori. La musica è musa ispiratrice fondamentale e primaria per l’artista, compagna di silenzi gestuali che si fondono al blu, rosso, nero, bianco e grigio usate come tonalità principali senza omettere segni di viola, verde o giallo. Una ricerca prevalentemente gestuale che pare confondere da vicino e incantare da lontano in una esplicita astrazione che si lascia penetrare dallo sguardo.

Boldrini è un maestro d’arte, un professionista che ha la straordinarietà di dipingere con una grazia e con una eleganza che ancora pochi artisti detengono. Mai materico, mai imponente, sempre leggiadro e raffinato si è approcciato anche ad una produzione figurativa di ‘Nudi’ e ‘Tronchi’ in cui la forma non era mai esplicita, in cui il corpo non era mai chiaramente delineato in una espressività decisa, mai evidente, molte le movenze sospese ma mai palesate. Totalmente assenti, nella trattazione figurativa, erano i tratti definiti ed accurati poichè contava solo il riquadro in cui erano inseriti gli inevidenti soggetti. Ed è in questa sospensione astratta che vive, regna e governa la grandezza artistica di Boldrini.

Lavorando spesso su tele di grande formato ha dipinto anche su teli di 6m che servivano per proteggere il pavimento. Da lì i teli avevano una nuova vita ed è così che nasce spesso la sua arte, per dare alle diverse serie nuove interpretazioni. I suoi tronchi erano un inno all’uomo, al simbolo della vita, come l’attuale ricerca ‘Gesto’ che è segno di libertà da vincoli di ogni specie.

Si assiste in questa ricerca all’informale ‘puro’ poichè le sensazioni è come se venissero messe a nudo tornando allo stato puro che le genera.

Tutte le opere di Boldrini non sono firmate e la scelta è dettata dalla volontà di evitare condizionamenti poichè il titolo offre uno spunto di interpretazione alla lettura dell’opera. L’assenza di un titolo consente all’osservatore di immergersi in una lettura soggettiva e non guidata, ma nonostante tutto l’artista vuole sempre creare stimoli come obiettivo individuale della sua straordinaria arte.

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