Un viaggio informale tra natura e paesaggio
Entrare in una galleria d’arte significa liberarsi di ogni condizionamento esterno e far si che la nostra mente e la nostra anima possano entrare direttamente in sintonia con una nuova esperienza. È per l’appunto questo lo scopo che noi di ZeroUno ci siamo prefissati di perseguire con la nuova esposizione dal titolo: “Fuori dal Tempo: un viaggio informale tra natura e paesaggio”. L’esposizione vede a confronto due diversi modi di esprimere una stessa tematica: l’indagine intimistica che fuoriesce dalla rappresentazione della natura e del paesaggio. Da un lato abbiamo Gian Domenico Negroni, artista già affermato sulla scena contemporanea grazie alla sua esperienza pluridecennale e partecipazione a vari eventi ed esposizioni collettive ed individuali.
Nelle opere dell’artista marchigiano ritroviamo la sua personale visione del mondo che ci circonda. Il taglio fotografico, dovuto alla sua formazione, cela in realtà un’indagine molto più intimistica. Ad emergere infatti è il sentimento che scaturisce dalla visione di quelle forme che in realtà sono non forme, sentimenti profondi e passionali oppure aulici e di ricongiungimento verso l’infinito.È tra l’altro l’artista stesso che ci conferma di far uso principalmente di due colori nella sua tavolozza: il rosso e il blu, ad esprimere proprio quelle emozioni.
È la lotta tra corpo e anima, è struggimento, è bellezza abissale.
Dall’altro lato vi è invece Rosa Dibenedetto, una giovane artista che, se pur alle prime esperienze, ha già avuto modo di farsi conoscere e apprezzare nel circuito del contemporaneo.
Nei suoi lavori emerge la fragilità della natura, la quale è ben espressa attraverso la minuziosa ed accurata scelta dei materiali. Anche il contrasto tra la maestosità del supporto e la delicatezza del soggetto raffigurato, contribuisce a farci percepire profondamente il messaggio che l’artista vuole manifestare.
Il soggetto, inoltre, diventa anche pretesto per far riaffiorare ricordi celati, umile strumento per rivelare sentimenti racchiusi nel nostro io più profondo.
Ed ecco quindi l’anello di congiunzione tra i due artisti. La forma è natura. La non forma è sentimento, emozione, è psiche.Bisogna andare oltre la forma per conoscere e riconoscere il nostro io interiore.
Buon viaggio.
Rossella Antonucci