12 aprile – 12 maggio 2022
Pare astrazione neanche troppo ponderata ed invece è una figurazione per nulla convenzionale quella di Nannì. Il mare, il tramonto, le stagioni, l’Etna o una cascata sono ricordi, dialoghi intimi, pensieri colti al volo, creazioni naturali che si ritrovano tratteggiati su tela pronti, nella semplicità dei gesti, ad emozionare. Affascinata dalla natura Anna Trapasso coglie alcuni elementi del suo quotidiano per poi imprimerli adoperando colori differenti, ora intensi ora pacati. Grande esponente della contemporaneità artistica, Nannì identifica una natura spettacolare, sempre diversa.
Potente ed aggressiva nella rappresentazione della forza del cielo, delle onde, degli incendi, diviene romantica nella resa dei tramonti o dei fondali marini evocando sentimenti teneri e nostalgici. Un’artista paesaggista che dipinge anche per una esigenza interiore in cui le forme si smaterializzano e divengono prive di consistenza. C’è una straordinaria rarefazione in talune opere al punto che l’atmosfera diventa evanescente da risultare illeggibile, sfociando nel campo informale astratto. Spirito pacato e dolce da sempre non ama i vincoli tematici che ovattano la sua libertà artistica.
A questo è ispirato il titolo di questo evento in cui attraverso 12 opere si evidenzia l’autonomia artistica di una donna che da sempre ama la pittura e che avrebbe voluto frequentare Brera. Ma siccome agli uccelli non si può impedire di volare, appena ha potuto Nannì ha spiccato il volo, è per questo che è ‘senza vincoli’, serena di ‘dipingere del cielo, delle montagne e dei vulcani’ come lei stessa afferma perché con l’arte la Trapasso crea una formula imprecisa di eternità che sfugge ad ogni legge in cui ogni bellezza diviene armonia.