personale di Giorgio Roncon
16 luglio – 6 agosto
Una pittura dal tratto originale è creata da un istinto geniale perché se cominciano ad arrivare le domande è giunto il momento di fermarsi. E’ l’arte di Giorgio Roncon che immerso in una campagna di Crevalcore incentiva lo spirito dando ordine al suo essere per natura disordinato.
Definisce la sua pittura ‘metafisica’ in quello che un immobilismo assoluto della scena intrisa di personaggi ed oggetti, una pittura che definirei, piuttosto, ‘silenziosa’. Scene nitide in cui tutto è perfettamente delineato lasciano spazio a campiture vaste di colore.
L’esposizione mostra tutte le opere di Giorgio Roncon, quello che è un percorso artistico fatto di spazio e colore attraverso dodici opere incantevoli ed entusiasmanti.
Il titolo dell’evento è l’espressione più frequente che l’artista pronuncia.
C’è ancora tanto da scoprire.
C’è ancora tanto da sperimentare.
C’è ancora tanto da cercare.
Eh sì, lui è uno di quegli artisti in continua ricerca ed anche nel suo lavoro di decorazione e restauro ha sempre cercato la parte artistica che lo affascina .
Trovo molta originalità nelle opere di Roncon, con questo suo geometrismo solido che unisce figura umana a paesaggio artificiale e naturale, con tantissimi richiami a De Chirico, Savinio, Dalí … richiami, però, non plagi, come un sapiente regista che riesca a muovere i suoi attori conosciuti (e stimati). I colori decisi accendono scene d’impianto classico-moderno e muovono soggetti che sarebbero, di per sé, statici, monumentali.